Donne che forgiano storie. La creatività femminile tra pittura e tradizione
Domenica 9, 16 e 23 marzo: dalle 9.30 alle 10.30 colazione, dalle 10.30 alle 12 conferenza
MUSEO ARCHEOLOGICO, CHIESA DI SANT’AGOSTINO
Un ciclo di tre incontri dedicati alla riscoperta e all’approfondimento del contributo fondamentale delle donne nell’arte tra il Rinascimento e il Barocco. Storici dell’arte guideranno il pubblico alla scoperta di artiste tra cui Elisabetta Sirani, Lavinia Fontana e Sofonisba Anguissola, attraverso i più recenti studi emersi in Italia e all’estero. Un’opportunità unica per conoscere e apprezzare il lavoro di queste artiste che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte.
PROGRAMMA
Un ciclo di tre incontri dedicati alla riscoperta e all’approfondimento del contributo fondamentale delle donne nell’arte tra il Rinascimento e il Barocco. Storici dell’arte guideranno il pubblico alla scoperta di artiste, tra cui Elisabetta Sirani, Lavinia Fontana e Sofonisba Anguissola, attraverso i più recenti studi emersi in Italia e all’estero. Un’opportunità unica per conoscere e apprezzare il lavoro di queste artiste che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte.
Domenica 9 marzo alle ore 10.30 | Il diario di Elisabetta Sirani | Massimo Pulini
Presentazione della nuova monografia ‘Il diario di Elisabetta Sirani’, a cura di Massimo Pulini. Nel suo ultimo lavoro l’autore rende note più di cinquanta opere inedite di Elisabetta Sirani, tra dipinti, disegni e incisioni, che si vanno a sommare alle tante già note di una pittrice che ebbe solo dieci anni di vita per esprimere il proprio talento. Da questa ricerca emerge un volto nuovo, arricchito del singolare stile grafico di Elisabetta, espresso in una pratica innovativa che coniuga la pittura a inchiostro al disegno di tratto, ma vengono presentati anche diversi dipinti dispersi, che resero famosa l’artista e che le valsero in vita elogi e sonetti. Sta riemergendo la serie di Apostoli e di Evangelisti per i quali le venne tributata la definizione di pennello virile, e attraverso i quali la Sirani risponde, con la grazia che le è propria, alla tradizione bolognese, carraccesca, delle filosofiche Teste di carattere.
Massimo Pulini ha redatto numerosi saggi sull’arte italiana del XVI e XVII secolo e curato varie esposizioni museali. A lui si devono i cataloghi ragionati delle opere di Andrea Lilio (Federico Motta 2003), di Ginevra Cantofoli (Editrice Compositori 2006), dei tre pittori cesenati Razzani, Serra e Savolini (Tre artisti nella cesena del Seicento, Medusa 2021), di Giovan Francesco Nagli (Centino. Lo sguardo laterale, edizioni NFC, 2023) e dell’ultimo dei caravaggeschi Bartolomeo Mendozzi (edizioni NFC, 2022). Dal 2011 al 2019 si è fatto promotore della Biennale del Disegno di Rimini curando, da direttore del comitato scientifico, le tre edizioni. Negli scorsi anni ha tenuto il corso di Arte e Mercato presso la Sapienza di Roma ed è attualmente titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Domenica 16 marzo alle ore 10.30 | Artiste bolognesi del Rinascimento | Irene Graziani
La conferenza verterà sul “fenomeno” della donna artista a Bologna, a partire dalla figura di Caterina Vigri, monaca clarissa al Corpus Domini, autrice di un breviario miniato tutt’ora conservato nel monastero bolognese, per passare alla scultrice Properzia de’ Rossi, unica artista menzionata nelle vite di Giorgio Vasari, attiva nel cantiere di San Petronio nel 1525-1526, giungendo infine alla pittrice Lavinia Fontana, che nella Bologna dei Carracci affrontò tutti i generi artistici, concludendo la propria carriera al servizio di committenti prestigiosi nella Roma dei papi.
Irene Graziani è professoressa associata presso l’Università di Bologna. Si occupa di pittura bolognese del Settecento. I suoi temi di ricerca riguardano l’attività degli artisti bolognesi operanti nelle corti cosmopolite d’Europa; la ritrattistica; la produzione artistica legata ai percorsi di contemplazione mistica; il fenomeno bolognese della donna artista. Fra i suoi contributi, si segnalano: La bottega dei Torelli. Da Bologna alla Russia di Caterina la Grande, 2005; Properzia de’ Rossi. Una scultrice a Bologna nell’età di Carlo V, 2008 (con Vera Fortunati); Sognare l’Arcadia. Stefano Torelli, “peintre enchanteur” nelle grandi corti del Nord Europa, 2013; Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini, mostra tenutasi nel 2017; William Keable, Joseph Nollekens e James Barry. Tre artisti inglesi nella Bologna del Settecento, 2019; Jacopo Alessandro Calvi, accademico e pittore, 2022.
Domenica 23 marzo alle ore 10.30 | Autoritratto di donna tra il XVI e il XVII secolo | Cecilia Gamberini
Questa conferenza si propone di creare un percorso nella storia dell’autoritratto attraverso artiste come Catherina Van Hemessen, Lavinia Fontana, Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi, Elisabetta Sirani e Clara Peeters, analizzando questo particolare genere pittorico nei secoli XVI e XVII. A partire dalla metà del XVI secolo, la figura della donna pittrice fa capolino sulla scena artistica italiana. Oltre all’educazione ricevuta tra le mura domestiche, le giovani dovevano acquisire un bagaglio culturale che includesse anche la perizia nell’arte pittorica. Questo particolare tipo di pratica susciterà un grande stupore nella società dell’epoca, che richiedeva a gran voce la loro presenza attraverso il genere dell’autoritratto. Infatti, per essere accettate nei circoli colti, era necessaria la creazione di un’immagine di sé che rispettasse il topos della donna virtuosa, modello che includeva quelle caratteristiche apprezzate dal grande pubblico. Queste pittrici indagano in modo personalissimo e unico il modo di autorappresentarsi, riuscendo ad ottenere un vasto riconoscimento sociale, in un mondo dominato dall’ingombrante presenza maschile.
Cecilia Gamberini si è laureata in storia dell’arte presso l’Università di Bologna sotto la guida di Daniele Benati e ha proseguito la sua formazione presso l’Università Autonoma di Madrid, con una tesi di dottorato difesa cum laude e con menzione internazionale, dal titolo “Sofonisba Anguissola, de Cremona a la corte de Felipe”. Insegna letteratura e storia e i suoi studi si sono incentrati in particolar modo sulla storia di genere nel XVI secolo, gli studi di corte e le donne artiste. Recentemente ha pubblicato una monografia su Sofonisba Anguissola, edita dalla casa editrice Lundhumpries di Londra.
Dalle ore 9.30 presso la Chiesa di Sant’Agostino sarà inoltre possibile acquistare e degustare prodotti artigianali insieme al Tiee Pane e Caffè di Verucchio. Una deliziosa colazione in una location suggestiva per scoprire la storia di una tradizione secolare, dalla lavorazione dei grani antichi al progetto di vallata, alla storia di donne che ritornano a lavorare con il lievito madre.
- Conferenze gratuite con prenotazione obbligatoria;
- Colazione/degustazione a pagamento direttamente in loco.
Biglietti:
Conferenza gratuita + degustazione colazione a cura di Tiee Pane e Caffè a pagamento in base alla consumazione
Prenotazione obbligatoria: prenota ora
Per informazioni e prenotazioni:
0541 670280 | archeologicoverucchio@atlantide.net